Ultime ore di giugno, primi giorni d’estate, quella vera, quella fatta di giorni che si susseguono tra bolle di caldo africano, umidità da foresta subtropicale ed improvvisi quanto repentini temporali simil-tropicale. Sta arrivando luglio: siamo pronti per attivare la modalità turismo nella nostra mente e sulla nostra moto?
Già, perchè il moto-turismo estivo che regala quelle sensazioni ben note ai centauri più vissuti come a quelli di primo pelo, ha il suo rovescio della medaglia: la fatica. Perchè lì dentro al casco si boccheggia, e se tieni su la mentoniera o la visiera ti ritrovi uno strato di insetti sul volto in una manciata di chilometri. Perchè i capi tecnici sono traspiranti ma non ti impediscono di liquefarti quando sei fermo in coda, o al semaforo, divorato dal calore che sprigiona l’altoforno che hai tra le gambe, mentre dai cofani delle automobili si alzano onde di calore tremolanti come miraggi, mentre l’asfalto è rovente come il tetto dell’inferno, mentre il sole bussa sul casco.
Poi si arriva alla meta, spossati, assetati ed affamati, e quando spegni il motore ed il sole non è ancora tramontato ti ritorna la voglia di rimontare in sella e mangiarti ancora un’ora o due di strada: il resto può aspettare, non scappa!
Moto in ordine entro venerdì pomeriggio, perchè dal giorno dopo si fa sul serio. Sabato 3 luglio si parte alle ore 7.00 dalla gelateria Peccati di Gola di Somma Lombardo per varcare il confine svizzero, inserire dopo un veloce trasferimento autostradale la modalità stambecco sull’apposita centralina, e iniziare a salire e scendere per le montagne russe dei passi alpini fino a valicare il mitico Passo dello Stelvio. Una notte per riequilibrarsi e poi si riparte verso sud per rientrare a casa entro domenica sera.
Tra il 2 ed il 4 luglio avrà luogo anche la 34-esima edizione del Motoraduno Stelvio International, quest’anno ospitato dal Comune di Bormio. La nostra gita non ha come scopo la partecipazione all’evento, ma è ovvio che nella serata del sabato chi vuole può raggiungere il raduno, che prevede proprio per quella sera la suggestiva parata delle luci.
Per iniziare a sentirsi là in alto, per richiamare alla mente il groviglio viscerale delle curve che incontreremo, per dare una sbirciata al terreno di battaglia in tempo quasi reale, siete invitati a dare un’occhiata alle webcam consultabili via Internet. E se avete ancora nove minuti liberi, potete anche salire a bordo di questa Moto Guzzi 850 T3 che si arrampica verso il Passo dello Stelvio. Il video è anche un’occasione per rendersi conto della quantità di moto che si incrociano lungo la salita: occhio quindi a chi sbuca dalle spalle e alle curve cieche che nascondono mezzi in discesa! Detto questo, rimane solo da divertirsi!