Uno scorcio d’estate, un caldo impertinente, quasi scortese, come un ospite che si presenta troppo in anticipo e che ti trova impreparato ad accoglierlo.
Il quadro di un paesaggio ameno, bucolico, che ritrae un bosco verde, la fontanella, i tavoli e le panche di legno, ma dove le signore non portano i cappelli esagerati e riccamente floreali tipici della Belle Epoque, particolarmente cari ai maestri impressionisti.
La moto che incarna in sè l’idea della fuga: fuga dalla canicola asfissiante, dal traffico irritante, dalla città vuota ed invivibile, dal formalismo della Domenica che ha i suoi rituali da osservare settimana dopo settimana.
La semplicità di un pic-nic nella natura, che rende tutto più semplice, più naturale e genuino, perfino il rapporto tra le persone.
E la voglia di stare insieme, di fare gruppo; la gratificazione di essere con qualcuno che almeno in parte condivide le tue passioni e per questo ti capisce; lo stupore di vedere insieme persone così diverse per passato, per età, per aspirazioni, eppure con la stessa espressione soddisfatta che si intravede dalla visiera del casco.
Bastano poche parole, pochi accenni, per descrivere la giornata passata ieri, Domenica 24 Maggio 2009, con gli amici del MC.
Per chi ama i dettagli, si è partiti alle 9.00 dalla Gelateria Peccati di Gola di Somma Lombardo alla volta di Caidate, passando per le piccole e dolci colline che uniscono Besnate a Quinzano, Menzago e Sumirago. Lì siamo stati ospiti dell’istituto Casa di S.Gaetano dove è stata celebrata la Messa (per chi non sapesse cosa sia la Presenza Missionaria Guanelliana ecco l’articolo in cui ne abbiamo parlato). Successivamente ci è stato offerto un semplice rinfresco e ci si è rimessi in marcia.
Meta seguente del gruppo di circa venti moto, Orino. Anche questa volta dolci colline, un po’ di traffico tra Azzate e Gavirate, poi la salita verso Caldana ed Orino. Qui nel parchetto comunale abbiamo fatto uno squisito ed allegro aperitivo con dell’ottima sangria (davvero godereccia, al fresco delle piante…) e poi si è dato mano alle borse termiche per il pranzo al sacco.
Le attività si sono poi differenziate: i più furbi si sono fatti una mezza pennichella, i più matti si sono messi a giocare a pallavolo (con il caldo che ormai dalla città si era arrampicato su per i fianchi della collina…), i più curiosi hanno fatto una passeggiata nei dintorni, e i più saggi sono rimasti ai tavoli a mangiare, bere, chiacchierare.
Dopo le 15.30 quasi tutti i partecipanti hanno fatto un bel giretto tra Brinzio, la Valganna ed i suoi laghi dove ci si è rinfrescati con un bel gelatone, per poi tornare nuovamente a Brinzio e seguire le colline verso Castello Cabiaglio, Azzio, Orino, Caldana, Coquio Trevisago, poi Bardello, Cazzago Brabbia e Casale Litta, con sosta finale a Mornago per salutare gli ultimi compagni di pistonata (il gruppo lungo la strada si era via via ridotto).
Gli ultimi chilometri verso casa sono quelli che ti fanno pesare di più il giubbotto e la maglietta, che ti fanno odiare i pantaloni riscaldati dal calore del motore; sono quelli in cui prenderesti a colpi di bazooka le auto in colonna. Ma poi sali in casa e ti regali una doccia. E allora sei come rinato, torni a sorridere, e pensi per un istante a quella piccola collina, proprio quella in cui con la coda dell’occhio hai visto l’acqua di un ruscello, dove hai chiuso un attimo l’acceleratore, dove per un attimo non hai pensato nulla; quella piccola collina ti ha fatto sentire vivo anche oggi.
P.S.: nel titolo ho indicato le coordinate (latitudine, longitudine) di Orino.
Qui le immagini della giornata.