IL NOSTRO DIARIO

di Roberto e Daniela

Finalmente……le vacanze! Il desiderio di affilare le gomme in direzione Germania ci raggruppa in anticipo rispetto alla tabella di marcia: via…..si parte.

Nel diario fotografico ho inserito le foto scattate alla Festa della Montagna di Varese, organizzata dagli Alpini, e procurate da Samantha, che ringrazio e a cui dico che mi dispiace di aver trovato solo ora il tempo di metterle online.

Come sempre, buona visione…

Nel diario fotografico trovate le foto del raduno di Trontano, gentilmente offerte da Daniela e Roberto.

Samantha non arrabbiarti! Appena posso scarico le foto che mi hai inviato per posta elettronica…porta un po’ di pazienza, sono un pigrone!

Buona visione!

Dal 2 agosto, giorno del loro matrimonio, il viaggio di nozze li ha portati ad attraversare diverse regioni. Chissà se Marco e Carmen sono ancora nel mezzo della loro moto-luna-di-miele…

Hey sposini! Vi aspettiamo e non mancate di regalarci una vostra foto scattata il fatidico giorno!

Nel frattempo, riporto qui sotto i commenti precedentemente inseriti da alcuni nostri amici nelllo spazio degli ospiti.

Che estate! Un’esclamazione che nasce dal cuore, e che in due parole riassume il senso dei giorni appena trascorsi, vagabondando per Umbria e Toscana, lambendo l’Emilia Romagna, passati in mezzo a moto, tende, e persone.

Come si può vedere dal Diario Fotografico, ho aggiunto qualche foto scattata durante la gita del 29 giugno scorso al Colle S.Carlo, Mogex, Aosta. Io non ero presente a quell’uscita, quindi chiedo a chi abbia altre foto di mandarle senza indugio e, per chi ha tempo da perdere e soprattutto voglia, di aggiungere qui sotto qualche commento che illustri un qualche momento vissuto.

Sabato 13 Luglio ci siamo ritrovati numerosi a casa del nostro Giovanni, in quel di Orino. L’occasione è stata data dallo stesso Giovanni che ha organizzato una grigliata. La serata è stata veramente bella e allegra, nonostante il pessimo tempo (ma questa ormai è una costante di questa strana estate…).

Ed eccoci qua: scesi giù dai monti, in fuga dalle valli, lungo la strada che ci riporta alla quotidianità fatta di lavoro, di caldo opprimente, e di cemento rovente, in un paesaggio che stride con quanto visto nella quattro-giorni valtellinese: canicola dove prima c’era calura, afa al posto della brezza, condomini al posto dei monti, molto più bassi e molto più brutti da vedere. E silenzio nella notte, dove prima c’era l’inferno. Due anime quelle del raduno internazionale dello Stelvio: eccitante, ludica, avventurosa la prima; snervante e fracassona oltre misura la seconda.