A metà maggio ti aspetti di girare in maniche di camicia, almeno durante le ore centrali della giornata. Ti aspetti di essere abbracciato da un cielo blu quando al mattino apri la finestra, appena sveglio. E, perchè no, il sole dovrebbe asciugare le ossa oltre ai panni stesi. Perchè è marzo il mese pazzerello, ed è ad aprile che non ci si deve scoprire. E poi arriva maggio, periodo in cui il detto suggerisce di andare adagio adagio. Ma un motociclista che non vede l'ora di buttarsi in pista per provare l'ebrezza della velocità in tutta sicurezza, di andare piano non ne ha davvero voglia. Aspetta il fatidico giorno immaginandolo caldo e assolato; roba da scaldare le gomme dopo quattro curve.

Poi il giorno arriva, ma è freddo, umido, pioviggina già all'alba e nel vento che scuote le chiome verdi degli alberi c'è il respiro del temporale che sta per arrivare. Il clima autunnale che si beffa della primavera non sta rovinando la festa solo ai piloti del Motomondiale e della Superbike, ma anche a noi semplici mortali che nelle due ruote riversiamo aspettative diverse dalla gloria e dal danaro.

Domenica 13 maggio era infatti prevista una galoppata al circuito di Lombardore, in provincia di Torino: il nostro socio Enzo aveva da tempo messo mano all'organizzazione della giornata, riuscendo addirittura a riservare un tendone per il Moto Club Golasecca, ed aveva anche strappato a qualche socio riluttante l'ok per il "battesimo della pista", mettendo a disposizione una delle sue mitiche duetempi e la tuta di pelle. A parte l'aspetto ludico-sportivo, la giornata prevedeva anche una allegra salamellata in compagnia. Insomma, serviva il polso per girare l'acceleratore e per girare i wusterl sulla griglia...

Purtroppo i nembi pesanti e grigi come una coperta di piombo hanno smorzato l'entusiasmo già seriamente minato durante la settimana da un susseguirsi di bollettini meteorologici ostili. Basta però uno sguardo al cibo pronto per la trasferta piemontese a riportare l'ottimismo tra noi: chiediamo a Giovanni se ci può gentilmente ospitare nel suo box-capannone di Orino e lui senza esitare accetta la proposta. Non saremo pronti per la griglia di partenza, ma lo siamo eccome per la partenza verso la grigliata.

Dopo un giro veloce di telefonate si decide di ritrovarsi comunque a Somma Lombardo, come sempre alla gelateria Peccati di Gola. Non tutti i partecipanti affluiscono però sul posto e decidono di raggiungere successivamente il gruppo ad Orino. Le poche moto presenti onorano la gita a calendario con un giro lungo la sponda lombarda del Lago Maggiore, decisamente cupo e accigliato sotto le nuvole. Tanta intraprendenza va premiata: mentre i nostri amici fanno lo slalom tra le gocce di pioggia, il Presidente con Giovanni e altri soci preparano tavoli e panche; le braci già sono roventi e su di esse le salamelle, i wusterl e gli arrosticini cuociono riempiendo l'aria di fumi speziati ed invitanti.

Verso le 12.30, in perfetto orario, una ventina di amici brinda e divora tutto ciò che c'è di commestibile, finendo il pranzo con un trionfo di dolci, torte e pasticcini.

Oltre la strada, il borgo della piccola Orino sonnecchia nel pomeriggio uggioso. Qui non sfrecciano moto lanciate a velocità con tre cifre. Qui l'unica piega che si vede è quella di chi ciondola, sazio, dopo l'ultimo grappino.

Due ringraziamenti doverosi: a Giovanni per l'ospitalità, sua e della sua famiglia, e a Enzo per aver messo tutta la sua passione nell'organizzare la giornata in pista, che è solo rimandata a giorni dal clima più clemente.

 

Qui le immagini della giornata.

 

A proposito, nelle righe appena scritte abbiamo perso di vista Enzo. Dov'è finito? Ma a Lombardore, ovvio! Ecco cosa ci ha scritto la sera stessa:

 

Per il 13 maggio era programmata una giornata in pista per il Moto Club: un'occasione per avere una visione a 360 gradi sul motociclismo e per un assaggio delle forti emozioni che si possano provare in pista, e che rimangono indelebili nella mente. Il venerdi avevo portato dal nostro Presidente una moto, messa a disposizione di chi avesse voluto provare a girare sul circuito di Lombardore. Sabato avevo preparato il furgone con tutto il necessario e con una mia vecchia tuta in più, a disposizione del Moto Club.

Purtroppo il tempo domenica mattina non lasciava presagire nulla di buono, quindi dopo varie telefonate i partecipanti hanno desistito. Siccome la scorsa settimana avevo chiesto alla direzione della pista di poterci sistemare nel loro tendone in caso di pioggia, e dovendo pagare una precedente giornata (perchè ogni volta che vado in pista preso dall'eccitazione mi dimentico il casco o la tuta ecc. e la scorsa settimana avevo dimenticato il portafogli...), avvisato il Presidente mi sono incamminato verso Torino alle 8.30.

Autostrada nuvolosa, ma senza pioggia. Arrivo a Lombardore alle 10.00: anche qui la giornata si presenta nuvolosa e con un po' di vento. Pago il mio debito e prenoto quattro turni. Nel frattempo incontro Michy e Roby della C.F.Promotion, insegnanti nei corsi di guida nello stesso circuito: mentre scambio con loro alcune chiacchiere inizia a piovere.

Io e Silvia decidiamo di andare a visitare il castello di Agliè e lì pranziamo. Finito il pranzo ritorniamo al circuito, dove la pioggia è cessata ma la pista è umida. Vedo intorno a me parecchi ragazzi titubanti e un po' timorosi, per cui rompo gli indugi ed entro in pista: vedendo un vecchietto girare, anche i ragazzi si fanno coraggio e in un attimo si sente il rombo dei loro motori, che è musica per le mie orecchie.

Purtroppo sulla mia reflex avevo montato un 300 mm, che per la mia Canon equivale a un 450mm: andando troppo veloce per essere ripreso dagli scatti fotografici di Silvia si deve fare un puzzle di cupolino e codone per mettere insieme una foto dell'intera moto.

Congedatomi dai miei compagni di giornata ci siamo diretti verso casa, arrivando a Sesto Calende alle 18.45. Ci siamo fatti un mega aperitivo con € 10,00: non vi dico che abbuffata!

Enzo Mensi