Grazie a Roberto, la poetica voce narrante di questa nuova avventura. E grazie anche a Daniela che puntuale come sempre ha curato il report fotografico.
Sabato 30 gennaio 2010. E’ venuta l’ora di riaccendere il motore e salutare il nuovo anno. In barba al gelo di un Gennaio d’altri tempi, la voglia di scorrazzare prende il sopravvento.
Non è nostra abitudine rimanere in piedi ciondolanti con le mani in tasca; o mettiamo le gambe sotto il tavolo, o le chiappe sulla sella. Un po’ d’olio multigrado, una pompatina alle gomme, un vaff…… alla batteria che fa tossire il motorino d’avviamento, e finalmente la ferraglia prende vita borbottando ….che musica ragazzi!!! Così come l’agricoltore si affida al Calendario del Frate Indovino per la semina, noi coltiviamo la passione vagabonda sfogliando il nostro Calendario Turistico ancora in bozza; la prima destinazione è Motogelo 2010.
Si, i ragazzi del MC Cavaciuti di Piacenza quest’anno fanno festa in quel di Morfasso, e noi ci saremo.
Gli impegni famigliari e le vicissitudini odierne riducono le presenze alla partenza, ed uno sparuto gruppetto dopo aver consumato sei caffè serviti dal fido pasticcere, salta in groppa ai rispettivi ferri e si avvia salutando Cesare che ricambia comodamente appollaiato sull’Ercole.
La tappa di trasferimento autostradale, sfuma paciosamente verso Fiorenzuola D’Arda tra curiosi personaggi rinchiusi in scatole di lamiera che guardano il nostro incedere con sguardi perplessi e commiserevoli inconsapevoli di quel che non potranno mai raccontare.
L’orizzonte cambia sfondo velocemente, ed il bianco candido dell’ultima nevicata colora il paesaggio in modo uniforme. La ragione suggerisce di percorrere la via più breve ma l’istinto prevale e allora……un respiro profondo e via ….ci tuffiamo in questo quadro incantevole: Vigoleno, Vernasca, su per Vitalta e giù per Castelletto, l’ultimo strappo su di un sottile, ripido e tortuoso nastro di asfalto strappato alla neve e cristallizzato dal gelo…….fino a Rabbini di Monastero.
A mezza costa del Monte Moria, il Monastero emerge dai boschi appenninici attorniato dall’omonimo borgo dov’è situato anche il Ristorante Piè dei Monti, che merita a pieno titolo di essere visitato dai viandanti di questi luoghi per deliziarsi della sua cucina e di un’ospitalità esemplare.
La serata trascorrerà serenamente, accompagnata dal tintinnio delle posate che attingono con moto perpetuo dai piatti le deliziose ed abbondanti libagioni generosamente innaffiate da replicati brindisi di un eccellente Gutturnio…..ed un doppio Bargnolino; poi tutti a nanna.
Appuntamento per la colazione alle 8.30, ma la Signora Bianca si sveglia un’ora prima di noi!
Nel vedere le moto giacenti sotto la neve i nostri occhi si incontrano all’unisono e ci ridiamo in faccia a crepapelle….come ragazzini che hanno appena “fatto a gavettoni”. Qualcuno tenta di venderci chiodi per gomme tassellate, mentre una KTM 530 impenna sfacciatamente nella spessa coltre bianca sbeffeggiando il nostro spirito da Biker.
Dopo aver ricoverato le nostre “compagne” grazie al buon cuore dei gestori del Piè dei Monti a cui va la nostra riconoscenza, l’amico Piero presidente del MC Cavaciuti, organizza il nostro recupero.
Non ringrazieremo mai abbastanza Giannino ed il suo potente fuoristrada per averci scarrozzato non senza difficoltà fino a Piacenza, e non mancherà l’occasione per ricambiare la cortesia e ricordare allegramente questa bella esperienza.
Roberto
Aggiornamento del 18 febbraio: sabato scorso, 13 febbraio, è scattata l’operazione recupero delle moto, con partenza alle ore 8.30 e meta Morfasso. Missione compiuta: i mezzi sono tornati a casa come testimoniano le nuove foto scattate da Daniela. Che San Valentino triste sarebbe stato il giorno seguente, se i bikers non avessero avuto l’amata moto al loro fianco!!!