Il racconto che segue è stato scritto da Roberto, a cui va il nostro ringraziamento per la sua disponibilità a fare da cantastorie.

 

Ragazzi in sella! Si riparte, il 2009 è cominciato.

Il nostro Calendario Turistico prevede la partecipazione a Motogelo ’09, e noi ci saremo: il lento incedere di un inverno d’altri tempi non è certo riuscito a scalfire l’animo del biker; anzi, pare abbia aumentato il desiderio di migrare verso nuovi orizzonti.

L’appuntamento è a Marsaglia, nel cuore della Val Trebbia lungo la SS45, teatro di memorabili sfide di motociclisti nostrani senza gloria ma con tanta adrenalina nelle vene da riempire il fiume che le scorre al fianco, quanto le sue acque.

San Valentino ci regala un bel sole, così inforchiamo i nostri cavalli di ferro e ci avviamo verso la meta. A Rivergaro alla nostra destra ci appare il Trebbia, e la vallata risplende in tutta la sua selvaggia bellezza.

Le moto (10) pistonano dolcemente tra le curve di questa pista naturale appoggiando prudentemente le coperture sull’asfalto gelato e le pupille si dilatano per scrutare minacciose spade di ghiaccio appese come pippistrelli alla volta della galleria di Bobbio.

Giunti a Marsaglia, Piero, il Presidente, e lo Staff del MC C. CAVACIUTI di Piacenza ci accolgono. Un ringraziamento particolare a Piero ed a tutti i ragazzi del MC Piacenza per l’ospitalità riservataci e per il notevole impegno profuso per proporre ogni anno questo tipico raduno invernale, unico nel panorama moto turistico nazionale. A proposito! Conoscete Marathon Night?……….Si, di notte! Anche questa è una loro invenzione. Complimenti!

A sera ci riuniamo intorno al tavolo tutti insieme e, lasciamo che le prelibatezze della cucina emiliana allietino i nostri palati così come il Gutturnio di queste colline. Il dessert ci viene servito a luci soffuse, la Pierina e la sua amica si esibiscono in uno spassosissimo streep-lap dance…….grasse risate e………..bicarbonato per digerire “le grazie” di codeste signorine. Le foto vi diranno di più!

Ben oltre la mezzanotte, a -6 gradi, ci inerpichiamo con le moto su per la ripida stradina che porta al borgo medievale di Brugnello: una piccola perla arroccata su uno sperone di roccia a strapiombo sul fiume. Signori, se passate da queste parti andate a Brugnello. E’ come se il tempo si fosse fermato. Un piccolo borgo giunto fino a noi intatto, intriso di storia antica, di araldiche gesta, ed inserito in un contesto naturale di rara bellezza. Dietro la Chiesa, un balcone panoramico sospeso sulla rupe sembra cadere nel vuoto, poi un salto vertiginoso e laggiù le verdi e gelide acque del Trebbia solcano la valle, disegnando un sinuoso serpente che muove inquietante verso il piano. E’ il punto panoramico più suggestivo di questi luoghi. Uno spettacolo incomparabile!

Alloggiamo al Rocca Rosa che troneggia nel cuore della borgata in un’atmosfera fiabesca. Generalmente, questi siti sono visitati da fantasmi burloni che si beffano dei nuovi avventori. A Brugnello……..No!


Udite, udite. Al rimbocco delle lenzuola, nella calma eterea delle mura del Rocca Rosa, una voce tonante squarcia il silenzio. Amici……amici intercalata dal tamburellare deciso ed incessante delle nocche sulle porte delle camere,……..amici…….,qualche cigolio, lo schiocco dei chiavistelli e flebili luci filtrano allo schiudersi degli usci, figure ciondolanti nei loro pigiami si assiepano nel corridoio e si stringono intorno a questo goliardico golasecchiano, in carne ed ossa (circa 90 kg) e porgono in alto i loro gomiti in suo aiuto, per aver ragione di due fiaschette di potenti liquidi prima del meritato riposo.

Il giorno seguente, cielo terso di un azzurro intenso, splende il sole ed il termometro segna -6,5 gradi! Il gelo notturno ha fiaccato l’energia delle batterie ed i i pistoni faticano a riprendere il loro moto.

Consumata la colazione ripartiamo, un saluto agli organizzatori di questa festa e poi,….. giù la visiera.

Obiettivo: Perino – Passo del Cerro – Bettola – Prato Barberi –Morfasso – Castelletto – Vernasca – Borla ovvero Val Trebbia, Val Nure e Val D’Arda oltre settanta chilometri di curve e tornanti insabbiati un po’ ghiacciati con piccole frane che corrugano il manto stradale, ma il panorama dell’Appennino innevato è uno spettacolo mozzafiato.

A Prato Barberi a 1.000 metri di altitudine, tra prati e boschi coperti di una spessa coltre di neve cristallizzata, un orizzonte di oltre 40 Km di profondità di campo per 360 gradi si apre ai nostri occhi: semplicemente favoloso! Giunti a Borla, in Trattoria da Renzo, lasciamo che i sapori dell’Emilia inebrino i nostri sensi per l’ennesima volta, e poi ci dirigiamo verso casa con una digressione sulla Vigevanese via Abbiategrasso – Magenta.

Desidero scusarmi con chi legge per queste righe che forse non hanno illustrato giustamente questa bella esperienza; purtroppo, Giulio la nostra “penna d’oro” non ha potuto seguirci. A Lui vanno i calorosi auguri di tutti i soci del MC Golasecca per una pronta e completa guarigione. Ti aspettiamo!

Nell’alzare la manina, si,…….quella “simbolo” del MC Golasecca con l’indice ed il medio alzati in segno di saluto, sgommo a Voi tutti e ……….arrivederci alla prossima.

Roberto

 

 

Qui le immagini del motoraduno.